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Zona arancione rafforzato a Roma e nel Lazio, la Regione lancia l’allarme

11 Marzo 2021

Arancione scuro o arancione rinforzato. Due modi per dire la stessa cosa, quella che la Regione Lazio ha fatto percepire attraverso il canale dell’Unità di Crisi Covid-19 in cui si disegna la probabile possibilità di misure stringenti per i prossimi giorni: “I dati del contagio sono in aumento e raggiungono i livelli di due mesi fa, con un trend di crescita rispetto alle due settimane precedenti”.

“Lo scenario è previsto in netto peggioramento, bisogna mantenere altissimo il livello di guardia. – avvertono gli esperti – Non è possibile concedersi nessuna distrazione, il virus con le sue varianti sta riprendendo vigore, la priorità è quella di interrompere ora la catena di trasmissione”. Ecco perché è probabile pensare che il Lazio non sarà più in zona gialla.

I dati in risalita nel Lazio
Con i nuovi dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità in arrivo domani, la regione diventerà zona arancione, bisognerà ora capire se quel colore sia più tendente allo scuro e quindi alla zona rossa, oppure no. Oltre all’indice di trasmissione del virus Rt, che sette giorni fa segnava 0.98, vicinissimo a quell’1 che fa scattare il cambio di fascia, a parlare è l’occupazione dei posti letto.

Il 9 marzo il Lazio ha superato la soglia del 30% imposta dal ministero della Salute per le terapie intensive: 31%. E i ricoveri continuano a crescere da almeno una settimana. Per i pazienti non critici, invece, al momento siamo intorno al 35%, in linea con la soglia del 40%, ma si tratta di dati in costante aumento.

Analizzando i dati dei nuovi casi, ciò che risulta evidente è che in tre settimane i contagi sono raddoppiati, mentre il rapporto tra positivi e tamponi molecolari non è mai sceso sotto il 10%, con un costante peggioramento. Il 25 febbraio è iniziata la risalita e nell’ultima settimana con Frosinone finita in zona rossa. Roma ha invece sostanzialmente tenuto, anche i casi sono in aumento.

Nei prossimi giorni ci sarà un altro aspetto da tenere in considerazione: le regole. A differenza della zona arancione stanarda, regolamentata dal Dpcm, le zone arancione scuro non figurano nei decreti e quindi sarà la Regione a decidere.

Sul fronte scolastico, per esempio, si passa dalla didattica a distanza solo per le superiori e le medie alla quasi totale sospensione dei servizi educativi in presenza. Per quanto riguarda bar e ristoranti le regole in zona arancione rafforzata sono praticamente identiche a quelle della classica zona arancione: vietato consumare cibi e bevande nei ristoranti e nei bar né nelle loro adiacenze, consentiti solamente l’asporto e il domicilio.

Contrariamente a quanto avviene nella zona arancione, nelle aree di colore arancione scuro gli spostamenti sono vietati anche all’interno del proprio comune. Restano possibili i movimenti per lavoro, necessità, salute e rientro al domicilio o alla residenza. Altra differenza rispetto alla classica zona arancione è anche il divieto di andare a trovare parenti e amici nelle abitazioni private: in alcune regioni, come in Lombardia, per esempio è stato vietato andare in abitazioni diverse da quella principale. In questo caso sarebbe vietato lo spostamento nelle seconde case. In più si prevede lo smart working, dove possibile.