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Un parco fluviale all’ombra del Ponte della Musica: ma skatepark resta nel degrado

24 Dicembre 2020

Il ritorno dello storico “chalet sportivo” a Poste Italiane, la riqualificazione della “casina” che porterà con se anche la realizzazione di un parco pubblico, con tanto di playground, una “piazza d’acqua” ed un arboreto, e un parco fluviale. Rinascono le sponde del Tevere nel cuore del quartiere Flaminio.

Rinasce la storica “casina” delle Poste al Flaminio
Il protocollo siglato tra Poste Italiane e Regione Lazio prevede che l’area in concessione per diciannove anni sia anche utilizzata per visite formative, “guidate e completamente gratuite”, che saranno destinate alle scuole della regione.

“Un’opera di riqualificazione urbana in un quadrante storico della capitale di assoluta importanza che da troppo tempo era sprofondato nel declino” – ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “L’intervento di Poste rimetterà al servizio della città una zona straordinaria che unisce il polo sportivo del Coni e dello Stadio Olimpico con quello culturale del Maxxi e l’Auditorium. Un bellissimo segnale di speranza anche in vista del prossimo Giubileo del 2025”.

Un parco fluviale all’ombra del Ponte della Musica
A rinascere dunque quello spicchio di città proprio all’ombra del Ponte della Musica: la passerella ciclopedonale inaugurata nel 2011, collegamento ideale tra lo sport, la musica e l’arte contemporanea, ad oggi divenuto però un monumento al degrado.

A due passi dalle sponde del Tevere pronte alla rinascita restano sporcizia, rifiuti e sogni appesi. Si perchè sotto al ponte intitolato al maestro Armando Trovajoli, naufragato il progetto del Teatro della Musica, costato ai romani all’epoca dell’ex sindaco Gianni Alemanno 1 milione e mezzo di euro, lo skatepark informale giace nel degrado. Un “impianto” urbano spontaneo, in attesa della valorizzazione dell’area promessa dal Campidoglio, circondato da cumuli di immondizia, scritte e giacigli di fortuna.

Il paradiso degli skaters rimane nel degrado
Cittadini, comitati e associazioni spingono per la progettazione di “un’area polifunzionale a vocazione sportiva e culturale” e, in attesa che le promesse di Comune e Regione si concretizzino, restano gli unici ad occuparsi della pulizia dell’area. Sperano che la rinascita dello storico circolo del dopolavoro possa fungere da volano anche per il Ponte della Musica. Un auspicio anche del II Municipio.

“Il recupero dell’area golenale ai piedi del Lungotevere Flaminio è sicuramente un’ottima notizia per la città. Però – sottolinea Rino Fabiano, assessore al Verde – le cose più semplici non si vedono: il Comune ancora non ha incaricato Ama, estendendo il contratto di servizio, di pulire quelle aree che versano in uno stato pietoso. L’ennesima zona d’ombra di questa città. Qui c’è un futuro che si sta scrivendo ma un presente che va gestito”.

 

romatoday