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Spelacchio acceso è d’oro: le foto dell’albero di Natale di Roma

7 Dicembre 2020

A piazza Venezia prove generali per l’accensione di Spelacchio: l’albero di Natale di Roma che, come da tradizione, verrà acceso la sera dell’8 dicembre dalla sindaca Virginia Raggi. Le operazioni di installazione sono iniziate una settimana fa: prima la preparazione dello spazio, poi l’arrivo dell’abete di 23 metri fornito da un vivaio di Varese.

A Piazza Venezia torna Spelacchio
Una volta issato l’albero è stato decorato con 100mila luci a led e 800 sfere di quattro colorazioni diverse: rosso, argento, oro intenso e oro chiaro. Per Spelacchio quest’anno niente sponsor: circa 140mila euro la spesa sostenuta dal Comune di Roma tra trasporto, installazione e allestimento.

E se per la Capitale, viste le restrizioni anti contagio da Coronavirus, sarà un Natale atipico, Spelacchio sarà li ad illuminare il centro storico che, seppur senza turisti, si gode lo spettacolo.

La storia di Spelacchio: l’albero di Natale di Roma
Già perchè Spelacchio, ormai nome dell’albero di Natale di Roma da quando nel 2017 arrivò un abete “triste e spelacchiato” che la sindaca Raggi definì “semplice e raffinato” (poi rivelatosi già tecnicamente morto), non è più tale. L’albero di Natale di Roma 2020, senza sponsor nè spot, già incanta.

Spelacchio si tinge d’oro e incanta: “E’ scintillante”
Ieri le prove tecniche di accensione delle luci che hanno regalato ai romani li di passaggio una spettacolare anteprima: Spelacchio si è tinto d’oro e quest’anno piace. Pieno e brillante. Tantissime le condivisioni sui social delle prime foto dell’albero di Natale di Roma illuminato, in molti apprezzano l’abete targato Comune di Roma.

“Dal più brutto è diventato il più bello del mondo” – scrive su Twitter @antiglio. “Albero di Natale scintillante” – commenta Eduard Habsburg-Lothringen, ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede ed il Sovrano Militare Ordine di Malta. “Quest’anno la Raggi non ha badato a spese. Spelacchio è bellissimo. Finalmente un albero di Natale degno della Capitale” – ha scritto Danilo Amelina, presidente del comitato di quartiere Aurelio Roma XIII.

I suoi predecessori, compreso il PoveroTristo del 2016, sono alle spalle. Ma forse per i romani, dotati di grande autoironia, quello di piazza Venezia resterà sempre “Spelacchio”, la cocente delusione che si trasforma in amore. Nonostante tutto una bella storia di Natale.

romatoday