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Roma, riaprono nidi e materne: regole anti covid per maestre e bambini

Misurazione della temperatura per chi accede alle strutture, percorsi differenziati per l’ingresso e l’uscita al fine di ridurre al minimo il rischio di mixing, mascherine obbligatorie per tutto il personale. Guanti e visiera durante il cambio dei bambini, educatori con la visiera anche al momento del pasto.

Sono queste alcune delle raccomandazioni messe a punto dalla task force capitolina che ha elaborato le nuove proposte organizzative per la ripresa delle attività di nidi e scuole dell’infanzia di Roma.

Quando riaprono nidi e materne a Roma
Le date di apertura sono già state fissate: i nidi il 9 settembre (orario unico fino al 9 ottobre, orientativamente dalle 8 alle 14; dal 12 ottobre sarà attivo il tempo pieno); le materne il 14 settembre, con orario unico fino al 30 e tempo pieno a partire dal 1 ottobre. Il pasto per tutti i servizi sarà garantito fin dal primo giorno. Come di consueto, i gruppi educativi programmeranno, dopo i primi giorni di accoglienza dei vecchi iscritti, spazi di socialità e di relazione con i genitori e i nuovi iscritti, in piena sicurezza, tramite attività ed esperienze propedeutiche all’ambientamento e al successivo inserimento. Ripartono dunque così gli oltre 300 nidi, compresi quelli a gestione indiretta, e le 318 scuole dell’infanzia della Capitale.

La ripartenza di nidi e scuole dell’infanzia, Raggi: “Diamo quotidianità a bambini”
“La riapertura delle scuole è condizione essenziale per una vera ripartenza della vita della città, dopo un lockdown che ha condizionato le abitudini di bambini e famiglie. Vogliamo consentire anche ai più piccoli una ripresa delle attività quotidiane, in sicurezza ma restituendo un ruolo privilegiato alla socialità, alla crescita e al progetto educativo. Ringrazio tutti i componenti della Task Force per l’impegno con cui hanno portato avanti questo fondamentale lavoro” – ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Per i bambini niente mascherine, sezioni distanziate
Ogni giorno genitori, personale e operatori dichiareranno la sussistenza delle condizioni di salute necessarie per l’accesso al servizio, firmando su un apposito registro. I bambini e le bambine non indosseranno la mascherina e il distanziamento non sarà individuale ma tra gruppi/sezioni per consentire l’apprendimento della socialità e della relazione.

Ci saranno quindi gruppi stabili di bambini iscritti, ciascuno con i medesimi educatori e insegnanti di riferimento, in uno spazio fisico stabile.

Nessun gioco da casa, un ciuccio solo per il nido
Materiali e giocattoli dovranno essere ad uso esclusivo di ciascun gruppo/sezione o sanificati prima del passaggio da un gruppo/sezione all’altro. Non sarà possibile portare oggetti e materiali da casa, ad esclusione dell’abbigliamento necessario all’eventuale cambio, compresi i pannolini in pacco integro che sarà igienizzato. Il ciuccio, se utilizzato, dovrà essere ad uso esclusivo del servizio. La sterilizzazione sarà a cura del personale della struttura.

Al fine di limitare al massimo l’avvicendamento del personale educativo e scolastico, nonché il potenziale mixing dei gruppi, si prevede di assegnare a ciascuna struttura un organico di potenziamento. Il sostegno educativo e didattico sarà garantito nelle scuole dell’infanzia con le consuete modalità e nei nidi attraverso l’ampliamento dell’orario dell’organico di diritto.

“La ripresa della normalità e la riapertura della scuola, con tutte le necessarie azioni di sicurezza sanitaria previste, costituiscono dal punto di vista pedagogico il percorso privilegiato per quella serenità emotiva cui i bambini hanno diritto. Abbiamo lavorato con impegno perché la tutela della salute – ha aggiunto l’assessora alla Persona Scuola e Comunità solidale Veronica Mammì – fosse integrata alla ripresa del gioco e delle proposte educative e didattiche di cui i nostri bambini sentono la mancanza. Stiamo gestendo ogni tassello necessario perché possano riprendere la loro quotidianità scolastica in piena sicurezza”.