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I circoli sportivi fanno rete, nasce Roma Missione Sport: “Sarà più semplice il confronto con le istituzioni”

La quarantena imposta per contenere gli effetti del nuovo Coronavirus ha pesato come un macigno per le realtà che, nella Capitale, gestiscono degli impianti sportivi.

Le iniziative delle istituzioni
Per superare gli effetti derivanti dalla prolungata chiusura, l’amministrazione sta pensando alle soluzioni più disparate. Si va dalla sospensione dei canoni di locazione relativi ai mesi di lockdown, di cui però si chiede la cancellazione, alla decisione di prorogare gli affidamenti in scadenza. Grazie ad un’intuizione dell’ex olimpionico, oggi deputato M5s Felice Mariani, si sta prospettando anche la possibilità di destinare le aree verdi alle associazioni sportive dilettantistiche.

Il nuovo consorzio
Non c’è soltanto però il fronte dell’amministrazione impegnato a cercare delle soluzioni efficaci per rilanciare un settore in crisi. Anche gli imprenditori sportivi che gestiscono i circoli comunali, durante la fase di chiusura, si sono dati da fare. Sfruttando le possibilità offerte dalla tecnologia, hanno trovato modo di organizzare riunioni virtuali, elaborando una proposta che, con la fase 2, è diventata concreta. Da questa sinergia è nato il consorzio “Roma Missione Sport”. E’ presieduto da Mirco Fratta, dell’ Olimpia 1, e ne fanno già parte i circoli Ferratella, Spinaceto 70, Rari Nantes Nomentano, Palatorrino ed il Tennis Team Vianello.

Il rapporto con le amministrazioni
Quello degli impianti sportivi comunali dati in gestione ai circoli sportivi, è una realtà che a Roma coinvolge 160 strutture e 500 in tutta la Regione. Sono numeri di tutto rispetto quelli che potrebbero convogliare nel neonato consorzio. “Abbiamo fissato degli obiettivi comuni – ha spiegato Fabrizio Vianello, titolare del Tennis Team Vianello alla Montagnola – e puntiamo innanzitutto ad essere rappresentati in modo unitario nei confronti delle amministrazioni locali”. Anche le istituzioni potrebbero esserne avvantaggiate perché, anziché confrontarsi con le singole richieste, finirebbero per dover gestire proposte collettive, già frutto d’una concertazione interna. Effetti benefici, secondo i circoli sportivi, ci sarebbero anche in termini burocratici.

Gli obiettivi
Il Consorzio consentirà inoltre, ha spiegato sempre Vianello, “di mettere a punto una sinergia per migliorare l’offerta di sport ai cittadini, d’intraprendere iniziative comuni, di fare sistema ad esempio nelle forniture o nelle sponsorizzazioni”. Ma anche di “mantenere elevata la qualità degli istruttori sportivi, condividere il know-how nella gestione ed amministrazione degli impianti”. Insomma, gli obiettivi sono ambiziosi. Ed potenzialmente il numero di realtà che potrebbero associarvisi è di tutto rispetto. Sarà il tempo a decidere se l’iniziativa avrà successo. Di certo, per ora, si può che condividere una considerazione. “Noi sportivi – come ha dichiarato Fabrizio Vianello – non siamo gente che sa stare con le mani in mano”.