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Coronavirus, superati i 100 casi nel Lazio. In ospedali più posti terapia intensiva e reparti ‘ad hoc’

Sono 110 i casi positivi nel Lazio al coronavirus. Di questi 15 sono ricoverati in terapia intensiva mentre tre, la coppia di turisti cinesi e l’italiano di ritorno da Wuahn, sono i pazienti guariti.

Sono questi gli ultimi dati ufficiali della Regione, che raccontano anche 19 nuovi casi di positività al Covid-19. Un quadro che, però, racconta anche storie positive come quella del primo caso clinicamente guarito al Policlinico Umberto I. Buona notizia anche dal San Giovanni, dove 78 operatori sanitari sono usciti dalla sorveglianza domiciliare.

Coronavirus: i dati nella Asl di Roma
I dati pubblicati dell’assessorato regionale dalla Sanità, dopo la riunione in videoconferenza tra l’assessore Alessio D’Amato e la task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl, raccontano delle situazione in tutti i presidi ospedalieri sparsi per la città.

Nel dettaglio, nella Asl Roma 1 sono 3 i nuovi casi positivi, 43 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare mentre 252 persone restano in sorveglianza domiciliare; nell’Asl Roma 2 nessun nuovo caso positivo, 987 le persone in sorveglianza domiciliare; nell’Asl Roma 3 nessun nuovo caso positivo, 70 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare, mentre ne restano in sorveglianza 350; nell’Asl Roma 4 un nuovo caso positivo, 58 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare, ne restano in sorveglianza 122; nell’Asl Roma 5: nessun nuovo caso positivo, 45 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare, mentre ne restano in sorveglianza domiciliare 1.104, due i posti di terapia intensiva attivabili; nell’Asl Roma 6 sono 5 i nuovi casi positivi, 748 le persone in sorveglianza domiciliare.

A Roma in ospedali più posti terapia intensiva e reparti ‘ad hoc’
E se il quadro, seppur in aumento, ancora non raccontato di una crisi del sistema sanitario, nella task force regionale si sono però definiti gli ampliamenti negli ospedali romani si preparano a rispondere all’emergenza Covid-19.

Al Policlinico Gemelli, come già annunciato, da lunedì saranno pronti 21 posti di terapia intensiva e 28 posti di ricovero per la nuova struttura ‘Covid-19 Hospital 2’ alla Columbus. All’Ifo-Regina Elena c’è la disponibilità di ricoveri oncologici per la rete regionale e la disponibilità della presa in carico di un paziente dalla Lombardia.

Al Policlinico Tor Vergata da giovedì ci saranno 8 posti letto in più dedicati ai casi Covid-19. Venerdì al San Camillo apre il reparto di sorveglianza ad hoc. Lo rende noto l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio sui social.

Tifosi e studenti raccolgono fondi per strutture sanitarie
E ancora, all’Azienda ospedaliera Sant’Andrea saranno attivati 10 posti di malattie infettive e il 13 marzo saranno attivati 10 posti di pneumologia. Il Policlinico Campus Biomedico ha attivato il laboratorio e sono stati fatti i primi 100 tamponi fatti. Inoltre sta mettendo a disposizione 2000 camici impermeabili per la rete regionale.

Dalla serata del 10 marzo, invece, all’Inmi Spallanzani sono stati attivati altri 5 posti di terapia intensiva e 14 pazienti saranno trasferiti alla Cecchignola.

Allo Spallanzani analisi su due decessi
Oggi sono attesi invece i risultati delle verifiche autoptiche per stabilire reali nessi con covid19 per la morte di due persone. Si tratta dei casi relativi a due pazienti, un uomo di 81 anni e una donna di 82. Il primo era un cittadino del Molise, trasferito dalla RSA San Raffaele di Cassino, la seconda era una paziente trasferita dall’Ospedale di Formia e residente a Formia. Su entrambe la direzione sanitaria ha disposto l’accertamento diagnostico per stabilire le cause di morte.

“Questo riscontro sarà importante per determinare realmente se la causa del decesso sia attribuibile al covid19 oppure alle altre patologie di cui erano affetti i due pazienti”, ha sottolineato l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Positivio il sindaco di Santa Marinella
Dopo Nicola Zingaretti anche un altro politico del Lazio è risultato positivo al coronavirus. Si tratta di Pietro Tidei, sindaco di Santa Marinella, che ha annunciato il tutto sui social: “Domenica ho registrato un’alterazione della temperatura corporea. In base alle procedure vigenti, ho subito provveduto a contattare le autorità sanitarie e sono stato sottoposto al tampone per accertare la presenza o meno del coronavirus. Ora mi è stato comunicato che il tampone ha dato esito positivo e i sanitari hanno ritenuto che non c’è per ora alcuna necessità di ricovero”.

La Regione Lazio firma nuova ordinanza: chiusi centri benessere e tatuaggi
Nel frattempo, anche per limitare gli spostamenti e quindi i nuovi contagi, la Regione Lazio ha firmato l’ordinanza con la quale vengono disposte ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

“Con l’ordinanza viene estesa la misura della chiusura anche ai centri estetici, centri tatuaggi e alle strutture termali. Fino al 3 aprile 2020 – comunicano in una nota congiunta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato ed il vicepresidente Daniele Leodori – è disposta, con riferimento ai centri di riabilitazione per soggetti disabili, la facoltà di differimento delle terapie su richiesta dell’interessato o del tutore senza che ciò comporti la decadenza dal diritto alla prestazione. Inoltre il differimento del 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020 per il rilascio del certificato di esenzione per reddito E02 viene esteso anche per i codici E01, E03, E04 e si applica anche all’esenzione per patologia. Infine, gli esercizi che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande e sono tenuti all’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti”.